(3 gennaio 2022) - Coordinamento Nazionale MEF
I
Datori di lavoro dovrebbero evitare l'esposizione dei lavoratori al rischio
contagio da SARS-Cov-2 e, ove ciò non sia possibile, cercare di limitare
al minimo il numero dei lavoratori esposti o potenzialmente esposti, attraverso
il lavoro "agile" o il "telelavoro". Invece,
nella situazione emergenziale in cui versa il Paese, ancora si continua,
irresponsabilmente, ad applicare il D.M. 8/10/2021
(c.d. "Decreto rientro in presenza") di Brunetta, di "fonte
secondaria", anziché le norme di "fonte primaria" ovvero di grado
gerarchico superiore, riguardanti materia di rilevanza costituzionale, legata
al diritto fondamentale ed inderogabile alla salute (art. 32 Cost.), al cui
mancato rispetto potrebbe corrisponde l'esperibilità di azioni giurisdizionali. chiesta l'applicazione di quanto previsto
dalla normativa vigente, nazionale ed europea, in materia di protezione dei
lavoratori contro i rischi che derivano o possono derivare dall'esposizione
agli agenti biologici sui luoghi di lavoro. <<LeggiTutto>>